Serie A | Juventus-Milan 2-0: i bianconeri spezzano la maledizione dei pareggi e stendono il Diavolo

La Juventus torna a vincere e lo fa tra le mura amiche nello scontro diretto per l’Europa con il Milan, interrompendo un lungo digiuno che durava dal 21 dicembre contro il Monza, e si vendica dopo la sconfitta a Riad in semifinale di Supercoppa italiana.
Dopo tre pareggi consecutivi arriva una vittoria importante, bella e di prestigio che rivendica anche la sconfitta in Supercoppa Italiana. La Juventus torna a vincere grazie ai gol di Mbangula e Weah che superano il Milan nel secondo tempo, due colpi letali e sferrati quasi d’improvviso che restituiscono il sorriso a Thiago Motta in una settimana difficile a causa degli intrecci di mercato. Senza Vlahovic (lasciato in panchina per 83 minuti) e con Yildiz uscito all’intervallo per un problema all’adduttore a trascinare i bianconeri sono i volti più inaspettati, proprio quelli più giovani sui quali l’allenatore fa affidamento in questa gestione. Dopo le buone folate viste in avvio di partita il Milan si è spento, incapace di affondare il colpo quando era arrivato il momento decisivo.
Conceicao: «Preoccupato, manca fame. Mercato? Voglio qualcosa. Guardate i cambi della Juve…»
Thiago Motta si prende la rivincita dopo la Supercoppa e, costringendo Conceiçao alla sua prima sconfitta da milanista, si catapulta in piena zona Champions, al quarto posto. «Non so se è stata la miglior Juve della mia gestione: abbiamo offerto altre buone prestazioni ma contro il Milan oltre al gioco siamo stati premiati dal risultato».
La Juventus guarisce dalla pareggite (tredici le X finora collezionate) e strappa una vittoria che all’Allianz Stadium in campionato mancava da 70 giorni, dal derby del 9 novembre. «Ogni giorno lavoriamo con l’obiettivo di vincere: ogni allenamento, ogni momento della giornata, è finalizzato a disputare la partita che abbiamo giocato contro i rossoneri e a vincere». L’allenatore si gode lo spirito mostrato da suoi giocatori («avevo dato l’input di essere aggressivi e non dare agli avversari i tempi di gioco: quando Maignan ha tempo di ragionare trova l’uomo libero, volevamo togliergli i secondi per pensare») e sottolinea il valore del successo contro una diretta concorrente. «È una rivale importante per il campionato: dobbiamo godere della vittoria perché siamo stati superiori agli avversari per 95’». Poi in settimana potrà essere tesserato Kolo Muani (dalla Francia riferiscono di Cristiano Giuntoli infuriato) mentre è da vedere se i bianconeri presenteranno un’offerta per il rossonero Tomori.
Sergio Conceiçao è amareggiato, ritrovando nella squadra vizi antichi. «Il primo passo per vincere una partita è volerla vincere: il primo tempo è stato equilibrato, me nella ripresa è tornato il Milan che conoscete. La Juve ha avuto più voglia di vincere: noi dobbiamo pensare di avere il frigo vuoto a casa, dobbiamo scendere in campo con la fame. Sento parlare di stanchezza o di mancanza di benzina, ma siamo a gennaio, non voglio prendere scuse. La responsabilità è mia ma, come ho detto negli spogliatoi, ciascuno deve farsi un esame di coscienza altrimenti è difficile. Non possiamo prendercela sempre con i giocatori più esperti, gli altri non si possono nascondere». L’allenatore non cela l’ansia e nutre aspettative dal mercato: «Sono preoccupato. Di rinforzare la squadra parlo ogni giorno con i dirigenti. Non cerco giustificazioni ma certamente non si possono paragonare i nostri cambi con quelli della Juve: abbiamo fatto entrare ragazzi di sedici anni… Ovviamente mi aspetto qualcosa di più». Walker sarà il prossimo innesto. Ma basterà?