Serie A | 10ª giornata. Juventus 2-2 Parma: Pecchia ferma Motta allo Stadium. Le Pagelle

Il Parma torna a fare punti sul campo della Juve e lo fa con uno spettacolare 2-2 che rallenta, di nuovo, il cammino dei bianconeri. Parte forte la squadra di Pecchia che dopo 3′ è già in vantaggio con Del Prato. La Vecchia Signora prova a rispondere e trova il pari al 31′ grazie a McKennie ma prima del break Sohm riporta avanti i gialloblu. A inizio ripresa, Weah trova il guizzo per il 2-2 su assist di Conceiçao. Nel finale prima Charpentier e poi Yildiz vanno a un passo dal gol vittoria.
E’ un altro pari per la Juve, che rallenta la corsa e si ritrova quarta. Per il Parma, invece, è un punto d’oro, oltre a una prestazione di coraggio e personalità.
LE PAGELLE
JUVENTUS
DI GREGORIO 5.5 – Dieci gol presi senza Bremer, e qualcuno di troppo è arrivato pure per colpa sua. Non impeccabile sulla rete di Sohm. Si salva un po’ nel finale.
CAMBIASO 5.5 – Primo tempo horror, cambi e scambi sempre e solo sbagliati. Cambiaso è la sbiaditissima copia di ciò che dovrebbe essere.
GATTI 5 – Eh, il primo gol ce l’ha pure lui sulla coscienza. Tutto il resto è intervenire, provarci, allontanare. Ma comunque faticare.
DANILO 4 – Minuto 52: un passaggio banale diventa una tragedia. E’ tutto qui. Ed è pure un po’ triste.
CABAL 5.5 – Si esalta, in questa Juve da montagne russe, almeno offensivamente. Perché sta bene, anzi: sta meglio dei compagni. Certo, dietro è un colabrodo. (dal 59′ SAVONA 6: diligente)
LOCATELLI 6.5 – Non lo vedrete mai agire tra le linee, ma almeno è duro, picchia, si fa sentire. Il gol di Weah nasce da un suo recupero.
THURAM 5 – Balbetta all’inizio e cresce alla distanza. Strapotere fisico a volte fin troppo sprecato. E una preghiera: trovi coraggio, che i colpi ci sono.
CONCEICAO 6.5 – Copia di San Siro e il gol di Weah è praticamente servito. A volte s’incaponisce. Ma è così. E si prende, non si lascia.
MCKENNIE 6.5 – Quel gol dà sollievo e invece è solo un’illusione. Ed è un po’ come la sua partita: a tratti bellissima, ma a volte… (dal 71′ KOOPMEINERS 5.5: per carità, tutte le attenuanti, ma non dà il cambio di passo sperato).
WEAH 6.5 – Intanto, quando c’è bisogno di Weah, Weah risponde. Sta trovando tutto quello che non aveva mai avuto: la continuità, persino sotto porta.
(dal 59′ YILDIZ 5.5: tantissimo fumo, pochissimo arrosto)
VLAHOVIC 4.5 – Ragazzi, quante occasioni. Pure clamorose. E’ una serata di quelle che fanno dubitare su tutto, contesto incluso. I gol arriveranno, sì, ma non sempre.
THIAGO MOTTA 5 – E’ la prima volta che si vede una Juve fisicamente in difficoltà. Perché riproporre praticamente le stesse dinamiche e gli stessi uomini? E perché togliere la verve di Weah?
PARMA
SUZUKI 6 – Quel cross di Yildiz vale tutta la partita, pure qualche ritardo sui gol presi.
COULIBALY 5.5 – Citando “Tre uomini e una gamba”: niente di serio.
DELPRATO 8 – Il gol. E la prestazione. Tanta roba, il capitano. Che fa veramente sognare i suoi, che salva un ko che sarebbe stato immeritato.
BALOGH 6 – Poi la Juve attacca, offende, si fa vedere. E Balogh risponde, quando può. Di fatto, Suzuki fa solo un intervento.
HAINAUT 6.5 – Attenzione al francese: pulizia nei passaggi e tecnica decisamente discreta. Classe 2002.
KEITA 6 – Un passo indietro rispetto ai compagni, ma nel primo tempo il centrocampo del Parma è il vero motore di tutto. (dal 45′ HERNANI 6: esce in lacrime, in bocca al lupo; dal 73′ CAMARA 6: ci prova, almeno)
BERNABE’ 6.5 – Ovunque. Tutto il campo minuto per minuto.
MAN 5.5 – Considerato quel che può dare, un passo indietro rispetto alle aspettative.
SOHM 6.5 – Il gol che rilancia il Parma è un premio al merito. E alla fiducia che non ha riposto in Danilo.
MIHAILA 6 – Più di combattimento che d’inventiva. E’ andata bene così.
(dal 69′ ALMQVIST 6.5: gli è mancato solo il guizzo finale).
BONNY 5.5 – Grande assente della fase offensiva. Poteva fare di più. (dal 69′ CHARPENTIER 5: si divora il gol del ko).
PECCHIA 6 – Per un’ora ci ha sperato, l’ha voluto e quasi ottenuto. Una serata che mostra tutte le potenzialità del Parma, e pure tutti gli sprechi che paga.