“L’INTERVISTA A… FEDERICO CALABRESE” – Sport Zone News

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intervista

Prosegue la rubrica dedicata alle interviste a tu per tu, con i nostri ospiti, a cura della redazione di Sport Zone News. Oggi abbiamo il piacere di avere ai nostri microfoni Federico Calabrese, Giornalista sportivo, scrittore e autore di “Volare libero” e “Istinto Puro”.

Ciao Federico, è un piacere per noi averti nella nostra rubrica e dedicarti un’intervista con un tocco speciale. Ma iniziamo con le presentazioni: raccontaci un po’ di te (età, dove sei nata, dove vivi, percorso di studi, lavoro…)

“Buongiorno a tutti! Sono irpino di nascita, bolognese di adozione. Vivo a Bologna da ormai sei anni, mi sono trasferito qui per studiare, mi sono laureato e ho deciso di stabilirmi qui. Insieme allo studio ho affrontato un importante gavetta giornalistica che mi ha permesso di seguire il Bologna per diversi anni”.

Da giornalista affermato quale sei la tua passione per il calcio e in particolar modo per l’ambito giornalistico quando e come nasce?

“Sin da bambino mi inventavo cronache, editoriali e analisi di partite di Serie A e Serie B. La scrittura, per me, è qualcosa di imprescindibile. Qualcosa che c’è sempre stata e che sempre ci sarà”.


Una penna la tua, tra le voci più introspettive, accurate ed inarrivabili inserita nella redazione di Sportitalia: come si è evoluta la tua carriera da giornalista nel corso degli anni? Raccontaci un po’ le tue esperienze nell’ambito del giornalismo e sotto l’aspetto editoriale. Ne ricordi qualcuna in particolare che ti è rimasta impressa? Se sì, perché?

“Ho iniziato a lavorare per varie testate giornalistiche sin dall’età di 15 anni. Nel 2022 ho pubblicato il mio primo libro “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca, scritta a quattro mani con lui. Dopo quell’esperienza il direttore Michele Criscitiello mi ha dato l’opportunità di lavorare per Sportitalia, per il suo sito. Cosa che tutt’ora sto facendo. Ogni avventura, per un motivo o per un altro, mi ha fatto maturare molto. Sotto il punto di vista tecnico, stilistico e caratteriale”.

Pro e contro del tuo lavoro?

“Bisogna avere tanta passione per poter fare questo lavoro, spesso non è facile e per questo la passione è sempre alla base di tutto. Raccontare un evento, intervistare ex calciatori, essere presente durante avvenimenti importanti: tutto questo è gratificante”.

Sei un appassionato di sport? Se sì, ne pratichi qualcuno?

“Nel tempo libero gioco a calcio, con risultati mediocri. Infatti ho capito sin da bambino che ero più portato nel raccontarlo”.

Laureato in Scienze Politiche, Sociali e Internazionali, giornalista, ma anche scrittore. Dopo il successo della prima pubblicazione “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca, è uscito lo scorso 11 settembre il tuo secondo libro “Istinto Puro”, autobiografia di Sébastien Frey: un viaggio nei ricordi, ripercorrendo la sua carriera e tutta la sua vita, dai primi inizi fino ai palcoscenici più importanti. Raccontaci un po’ la nascita di questa collaborazione con Sébastien e soprattutto quali sono fulcri centrali di “Istinto Puro”? Qual è stato il momento più emozionante che hai vissuto nella scrittura di questo libro?

Sia con “Volare libero”, sia con “Istinto puro”, ho avuto l’onore di maturare sotto il punto di vista della scrittura. Raccontare vita e carriera di Gianluca Pagliuca e Sébastien Frey è stato uno degli onori che un giornalista sportivo possa avere nel corso della sua carriera. Due libri molto simili in cui il calcio fa da contorno alla vita, quella dei calciatori, troppo spesso data per scontata. Ho voluto mettere a nudo Gianluca e Sébastien, sono libri intimi e siamo felici del grande riscontro che stanno avendo”.

Sono state già diverse le presentazioni di “Istinto Puro” in tutta Italia. ce ne saranno altre in programma? Se sì, ricordiamo ai nostri lettori le prossime date.

“Ce ne saranno altre, soprattutto in Primavera. Ma prima di annunciare preferiamo aspettare le varie ufficialità”.

Spesso presente in tribuna stampa al Dall’Ara hai recentemente aggiunto un altro piccolo tassello alla tua brillante carriera da giornalista. Ecco quanto è emozionante essere lì ogni domenica per raccontare ogni singolo momento ed aver raggiunto uno dei tuoi più grandi sogni nel cassetto?

“Come detto prima, dal 2019 ho l’opportunità di seguire il Bologna quotidianamente. Essere presente a Casteldebole e al Dall’Ara, in tribuna stampa, è sicuramente motivo di orgoglio per qualsiasi giornalista. Vivere e contemporaneamente raccontare la partita, tra i colleghi, con i tifosi, in maniera diretta, è qualcosa di magnifico”.

Foto IG – F.Calabrese

Rimanendo sempre in tema Bologna è un anno particolarmente speciale per la squadra di Vincenzo Italiano, partendo dalla Champions, tornata di scena al Dall’Ara dopo lunghi anni e alla quale tu stesso hai avuto l’onore ed il piacere di assistere, per non parlare degli ottimi risultati conquistati in campionato frutto di una buona gestione di squadra. Ti saresti mai aspettato questi risultati?

“Ho sempre ammirato il lavoro di Vincenzo Italiano, nella sua carriera ha sempre tirato fuori il meglio dalle sue squadre. Il Bologna ha cambiato molto e giustamente Italiano aveva bisogno di tempo, ma adesso la squadra è più matura, gioca a immagine e somiglianza della filosofia calcistica del proprio allenatore e ha la piena fiducia della piazza. Peccato per le prime gare in Champions League che avrebbero potuto portare ai playoff, ma attenzione perché sono convinto che – con una continuità che il Bologna sta dimostrando di avere – una seconda qualificazione consecutiva nella massima competizione europea non è pura utopia”.

Ma parliamo del nostro pane quotidiano: un campionato di Serie A imprevedibile mai come quest’anno. Situazioni particolari quali quelle in casa Milan (con l’arrivo di Conceicao) e Juventus, quest’ultima che sembra soffrire di pareggite, mai come in questa stagione. Dulcis in fundo il Napoli, capolista che ha, proprio in queste ore, ceduto Kvaratskhelia al Psg… Dicci la tua:quale squadra, secondo te, potrebbe avere tutte le carte in regola per ambire allo scudetto?

“Il Milan ha costruito male la squadra, frutta di una dirigenza in cui regna il caos. Conceicao, togliendo gli ultimi minuti della finale di Supercoppa, sta facendo addirittura peggio di Fonseca. Un allenatore ha bisogno di tempo, ma questo Milan sembra davvero allo sbando. Motta si è trovato in una situazione più grande di lui e sta dimostrando di non essere all’altezza: errori di comunicazione, errori di formazione, un caos mentale che per ora non sembra avere soluzioni. La cessione di Kvara da parte del Napoli è l’ennesimo successo imprenditoriale di De Laurentiis, una valutazione maggiore rispetto al reale valore del calciatore. Per lo scudetto vedo leggermente avanti il Napoli sull’Inter, l’Atalanta potrà essere la terza incomoda ma credo che alla fine sia corsa a due tra partenopei e nerazzurri”.

Nel pieno della sessione invernale di calciomercato, come vedi la situazione nel complesso e soprattutto, quali innesti/cessioni faresti da ‘fantallenatore”? Restando in tema Bologna, sono in corso diverse trattative tra le quali si muovono diverse voci di mercato partendo dal nome di Beltran, passando a quello dell’attaccante del Benfica Cabral, profilo che lo stesso tecnico Italiano conosce bene, ma che implicherebbe cifre elevate che il Bologna non può raggiungere senza un paio di cessioni. Come vedi la situazione? Quale pensi sia l’ipotesi più attuabile?

“Sartori e Italiano parlano quotidianamente di mercato, questa squadra dovrà essere puntellata ma senza particolare fretta. Si parla di un esterno, potrebbe arrivare Tchaouna in uno scambio con Fabbian che passerebbe alla Lazio”.


Ma proiettiamoci anche in ambito Champions. La squadra di Inzaghi potrebbe giocarsi un posto tra le prime nell’Europa che conta? Ed il Barcellona che sta letteralmente volando grazie al gioiellino neo diciassette Yamal, può rivelarsi un’incredibile sorpresa?

“Credo che ci siano squadre più attrezzate dell’Inter per la vittoria finale, ma mai come in questo nuovo format abbiamo visto molte sorprese. Il Barcellona ha una linea verde impressionante e, per la prima volta dopo anni di crisi, potrebbe avere un ruolo dominante. Per me, però, favorita assoluta resta il Liverpool, dominante in Europa e in Premier League”.

Mai come quest’anno sta esplodendo la polemica per i numerosi casi eclatanti di arbitri e var, tu cosa ne pensi a riguardo?

“Il VAR è un grande strumento se usato in maniera oggettiva con regole chiare e non contraddittorie. Altrimenti è un caos senza senso”.

Progetti in corso per il 2025 che è appena iniziato?

“Molti, sempre con il calcio sullo sfondo”.

Un saluto speciale ai lettori di Sport Zone News.

“Un abbraccio a tutti, e grazie”.

Aprile 1, 2025

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