La bella Italia che vince e convince: Italia – Israele 4-1

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L’Italia di Spalletti cala il poker su Israele in quel di Udine nella gara valida per la 4ª giornata di Nations League. Dopo il mezzo passo falso contro il Belgio, contro cui gli Azzurri erano avanti 2-0, gli uomini di Spalletti tornano alla vittoria e consolidano il primo posto nel girone di Nations League: contro Israele finisce 4-1.

Dopo poco più di 100 giorni dalla partita senza storia con la Svizzera che costò gli Europei, l’Italia di Spalletti sembra aver ormai voltato pagina. Quel gruppo impaurito ha subìto un’enorme trasformazione, consolidandosi in un gruppo affamato di rivincita che travolge Israele (4-1) e scappa in vetta alla classifica del girone di Nations League, ormai ad un passo dalla qualificazione matematica alla finale a otto, che varrebbe anche la posizione di testa di serie al sorteggio per le qualificazioni mondiali. In evidenza il debutto di Daniel Maldini, terza generazione in Nazionale, la dinastia continua. Un boato del pubblico del Bluenergy Stadium ha accolto l’esordio in azzurro di Daniel, figlio di Paolo e nipote di Cesare, che ha fatto il proprio ingresso in campo al 28′ della ripresa della gara contro Israele (al posto di Raspadori) proprio nello stesso stadio dove il 20 gennaio del 1985 contro l’Udinese aveva fatto il suo esordio in rossonero papà Paolo, che oggi era in tribuna con la moglie visibilmente emozionato. 

Nel primo tempo dopo un sacco di occasioni soprattutto per Retegui e Tonali, la gara si sblocca al 40′ di gioco. La rete avviene proprio grazie a questi ultimi due: Tonali si guadagna il penalty e Retegui lo realizza con un tiro imprendibile per il portiere ospite. Nei secondi 45′ gli azzurri tornano in campo ancora più agguerriti e realizzano, al 54′, il gol del raddoppio che porta la firma di capitan Di Lorenzo che la insacca con un gran bel colpo di testa sul cross battuto dal compagno di club, Raspadori. Il match si riapre improvvisamente al 22′: Abu Fani calcia un angolo a rientrare e Baltaxa sembra ostruire l’uscita di Vicario che gli salta letteralmente sulla schiena: non è dello stesso avviso Ricardo de Burgos che convalida tra le proteste degli azzurri e del Bluenergy. I padroni di casa non ci stanno e un solo minuto dopo sfiorano la rete con un’inzuccata di Bastoni che l’ennesimo intervento stupefacente di Glazer spinge in angolo. Il gol arriva al 27′: Dimarco, ormai fantasista di sinistra, vede l’inserimento di Frattesi che non dà scampo al portiere avversario. Stavolta all’insegna delle due formazioni che si stanno contendendo la vetta del campionato, la marcatura è tutta a tinte nerazzurre. Poco dopo gli azzurri dilagano e segnano ancora con Di Lorenzo che realizza cosi la sua doppietta personale. Era stato Udogie a mettere una palla pericolosa in mezzo sulla quale erano arrivati i difensori israeliani per primi rinviando fuori. E’ proprio qui che arriva il terzino del Napoli, controlla e lascia partire un tiro sul quale non arriva il portiere.

Quello di Udine è anche un match che verrà ricordato per le straordinarie misure di sicurezza, nei giorni di forti tensioni in Medio Oriente; tutto blindato fuori dallo stadio, cecchini sui tetti, mentre lontano dall’impianto sfilavano per la città i pro Palestina. In campo, invece, tutto comincia con fischi all’inno di Israele (coperti poi dagli applausi) e finisce con un invasore ‘pacifico’, placcato prima di arrivare a chiedere la maglia di Calafiori.

Con il successo degli azzurri, e con la Germania qualificata ai quarti, solo un cataclisma potrebbe impedire agli azzurri di sfuggire alla prima fascia al sorteggio mondiale. L’Italia è in testa al girone: ora deve giocare contro Belgio e Francia, in cui tutto può succedere. Si può retrocedere al terzo posto, ma ad ogni modo anche nella peggiore delle ipotesi la Nazionale di Spalletti sarà comunque tra le teste di serie, il 13 dicembre, durante il sorteggio di Zurigo. Sperando che la dea bendata sia favorevole evitando le squadre più scomode delle altre fasce: Turchia e Austria, ma anche Danimarca, Svizzera e Serbia, se non qualificate in Nations. C’è da attendere i gruppi di Portogallo e Spagna per consolidare la situazione.

Aprile 2, 2025

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