Champions League: rigore-beffa al 94′, l’Atalanta va ko a Bruges

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L’andata dei playoff si risolve per la Dea in una beffarda sconfitta per 2-1. La decisione dell’arbitro turco Meler al 94’ ha vanificato la rete di Pasalic. Ora l’accesso agli ottavi di Champions per i nerazzurri si fa complicato

Dalla Serie A alla Champions League, non si ferma la serie nera degli orrori arbitrali e a farne le spese, stavolta, è l’Atalanta, con un discusso rigore che consente al Bruges di centrare la vittoria al 4′ di recupero con Nilsson, su cui Hien avrebbe sbracciato dopo averlo anticipato e poi con freddezza spiazza Rui Patricio. Tante e legittime polemiche della squadra di Gasperini, che aveva iniziato male ed era andata sotto al 15′ per un gol di Jutglà. La reazione della Dea era arrivata col pari di testa di Pasalic al 41′ e le occasioni sprecate da Samardzic e CDK nella ripresa.

Un rigore difficile da giustificare, a pochi secondi dalla fine. Una scelta che in un attimo cambia la storia della partita tra Bruges e Atalanta, che si avviava alla chiusura in un neutro pareggio. La decisione dell’arbitro turco Meler, assegnare la massima punizione per una lieve manata di Hien che provava a tenere a distanza l’attaccante avversario Nilsson, è sbagliata perché stravolge il senso del calcio, che al netto del Var resta uno sport di contatto.

Aprile 2, 2025

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